La Sony a7r III è l’ultima arrivata in casa Sony, si tratta di una fotocamera mirrorless full-frame, dotata di un sensore CMOS EXMOR R da ben 42.4 megapixel.
Il sensore è lo stesso della precedente Sony a7r II, ma attenzione, qui è stata portata una versione leggermente migliorata, con una gamma dinamica superiore e colori più equilibrati.

Sony a7R III, mirrorless, full-frame

Caratteristiche tecniche della mirrorless Sony a7R III

  • Sensore CMOS Fullframe
  • Risoluzione da 42.4 megpixel
  • Sensibilità ISO 50 – 102400
  • Velocità otturatore 30sec fino a 1/8000
  • Attacco Mount Sony E
  • Stabilizzatore d’immagine
  • Autofocus a 399 punti
  • Raffica di scatto fino a 10fps
  • Registrazione video in 4k a 30fps
  • Wi-Fi
  • USB-C
  • Ricarica anche tramite USB
  • Schermo Touch Screen
  • Due slot per memory card (SD-SDCH-SDXC)
  • Tropicalizzata
  • Peso 657g
  • Dimensioni 127x95x73mm

La Sony a7r III non è un semplice aggiornamento del passato, la macchina è stata rivista a fondo. Il corpo macchina deriva dalla Sony A9, guadagnando così una maggior ergonomia, e soprattutto il joystick che permette una miglior navigazione nei menu e la possibilità di trovare il punto di messa a fuoco in modo più agevole.

Sony a7R III, mirrorless, full-frame

La velocità dell’autofocus è altissima con una buona illuminazione, mentre quando la luce scarseggia, o si ricorre a qualche espediente (una buona torcia può sempre aiutare in queste situazioni), o si passa in manuale dove si ha la possibilità di ingrandire l’immagine sul live-view facilitando molto la messa a fuoco (la funzione di ingrandimento è impostabile su uno dei vari tasti personalizzabili a disposizione).

Il nuovo schermo ha una risoluzione ottima sia per la fase di scatto sia per la visualizzazione. Da ora il pannello è anche touch screen, quindi è possibile navigare all’interno della macchina fotografica e impostare il punto della messa a fuoco anche con il tocco della mano.

Grazie al nuovo processore BION-X, di circa 1.8 volte più veloce del precedente, è possibile scattare raffiche da 10fps e fino a 76 RAW.

Acerba invece la nuova modalità Pixel Shift che permette di unire 4 scatti identici fatti spostando il sensore di 1 pixel per lato. Potenzialmente si possono creare degli scatti con una miglior resa cromatica, ma la funzione è abbastanza scomoda. Il soggetto fotografato deve essere perfettamente immobile, quindi è ottima per Architettura e Still Life, ma per ritratti e paesaggistica non può funzionare. Gli scatti vengono uniti su PC dal software gratuito di casa Sony, che però non è molto intuitivo.

Sony a7R III, mirrorless, full-frame

Sony ha anche ascoltato le critiche dei clienti e non solo il proprio reparto marketing, e ha deciso di aggiungere un secondo slot di memoria, che da la possibilità di raddoppiare lo spazio disponibile, o di creare una copia di backup degli scatti.

Migliorata anche la connettività con la possibilità di trasferire le immagini o ricaricare la batteria tramite la porta Micro-USB, e la porta USB tipo C. Presente anche la connessione Wifi per il controllo remoto della macchina da smartphone, e il bluetooth con il quale la macchina può sfruttare il GPS dello smartphone per poter geotaggare gli scatti.

Per ultimo, ma non per importanza, finalmente Sony con la sua Sony a7R III ha fatto un passo da gigante in fatto di autonomia!

Con il nuovo pacco batterie (lo stesso della A9), e una migliorata gestione dei consumi della macchina, finalmente possiamo uscire per le nostre sessioni fotografiche senza l’ansia di rimanere a secco!

Personalmente in una mia sessione fotografica Urbex, ho portato a casa quasi 500 scatti fatti a temperature sotto lo zero, e la batteria aveva ancora più del 50% di carica.

Per concludere, Sony ha lanciato sul mercato un’ottima macchina mirrorless, chissà se Canon e Nikon ribatteranno a breve su questa fascia di mercato che è molto promettente, vedremo!

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